L'origine di Piacenza è romana: in questi luoghi fu fondata la colonia latina di "PLACENTIA", inizialmente con funzione difensiva rispetto ai Galli, poi con funzione protettiva del passaggio del Po. Quale porto fluviale vide nel medioevo ampliarsi le sue attività; conquistò rilevante potere economico e divenne anche importante centro bancario. Fu costantemente protetta da cinta di mura, come una grande cassaforte! A causa di queste fortificazioni Piacenza, nell'ultima guerra, subì notevoli incursioni aeree che distrussero abitazioni, ponti e ferrovie. Il volto antico della città rimane severo, riservato e con l'impronta padana del mattone. I vari momenti storici sono sottolineati dalla presenza di opere di alto valore artistico, quali il "Duomo" per il periodo romanico, il "Gotico" per l'età comunale,"S.Maria Di Campagna" per il rinascimento ed i "Cavalli Farnesi" per il barocco. Il bellissimo "Palazzo Gotico", impostato secondo lo schema dei broletti lombardi, è oggi un importante centro culturale ed ospita nella sua ampia sala prestigiose esposizioni.

Duomo
Duomo
Palazzo Gotico
Palazzo Gotico

In Val d'Arda, sulle alture a una decina di chilometri da Lugagnano, troviamo il centro archeologico di Velleia, importante municipio romano dal I° al V° sec. d.C., riportato parzialmente alla luce a partire dal 1760 per volere di Filippo Borbone, duca di Parma, dopo che, nei pressi, nel 1747 venne casualmente ritrovata la Tabula Alimentaria Traianea, la più completa iscrizione bronzea a noi giunta dall'epoca romana. Da ricordare anche, per gli appassionati di musica lirica, la villa di Giuseppe Verdi, posta in frazione Sant'Agata di Villanova sull'Arda, dove il compositore trascorse gran parte della sua vita, componendovi le opere più significative, a pochi chilometri da Busseto e Roncole Verdi, località situate però in territorio parmense. In Valnure è da visitare Grazzano Visconti, paese interamente costruito in perfetto stile medioevale agli inizi del '900, dal conte Giuseppe Visconti di Modrone, intorno all'unico pezzo originale, vale a dire il trecentesco maniero visconteo.

Velleia Romana
Velleia Romana
Grazzano Visconti
Grazzano Visconti

La Valtrebbia, oltre che per la bellezza naturalistica e paesaggistica che l'hanno resa famosa in tutta Europa - con i suoi principali affluenti Aveto, Boreca e Cassingheno, corsi d'acqua ecologicamente pressoché intatti -, è conosciuta per il centro artistico di Bobbio, sede dell'autentico faro di cultura che fu, durante il periodo più burrascoso del Medioevo, l'abbazia benedettina, fondata nel settimo secolo dal monaco irlandese Colombano, che qui morì e venne sepolto. L'attuale chiesa, ricostruita nei secoli XV° e XVII°, conserva il bel campanile romanico, resti di pavimento a mosaico e, nell'annesso Museo, resti architettonici e scultorei dell' originale costruzione, oltre a un cospicuo Tesoro, a sculture e dipinti di prevalente scuola lombarda. Sempre a Bobbio, è da visitare il Duomo di origine romanica, e da percorrere il ponte sul fiume Trebbia, detto "ponte gobbo", a undici arcate irregolari, con visibili elementi romani e medioevali.Per chi volesse scoprire un bell'itinerario paesistico-culturale, la Valtrebbia riserva altre sorprese, quali il borgo e il castello di Rivalta (XI°-XV° sec.), il castello di Statto e quello di Montechiaro, nonché i fitti boschi di castagni, faggi e abeti e gli immensi panorami che si aprono alla vista salendo verso la solitaria chiesetta - santuario posta sulla cima del monte Penice (m. 1467), luogo frequentato anche per gli sport invernali. La Valtidone è la più occidentale delle vallate piacentine, nota per le dolci e verdi colline ricche di vigneti, piccoli paesi di antica memoria e numerosi castelli, alcuni purtroppo in precario stato di conservazione, fra i quali spicca la Rocca d'Olgisio, oggi recuperata, svettante in un ardito strapiombo sopra uno sperone roccioso che domina la valle, non lontano da Pianello.

Bobbio
Bobbio
Rocca D'Olgisio
Rocca D'olgisio

Sui primi contrafforti collinari di Valchero e Valvezzeno, si raggiungono la duecentesca Torre Confalonieri e il paese di Gropparello, dominato dalla rocca restaurata e visitabile, a strapiombo sul torrente Vezzeno. Proseguendo lungo la Provinciale, con breve deviazione a destra, non si deve mancare una visita alla chiesa romanica di Vigolo Marchese, risalente agli anni intorno al Mille, affiancata dal bizantineggiante battistero a forma circolare, un complesso che stupisce per la tranquillità e il mistico raccoglimento dei luoghi e delle pietre. Nel giro di pochi chilometri, lungo dolci saliscendi, si raggiunge il gioiello architettonico e urbanistico della zona, Castell'Arquato, la cui parte più antica si avvolge a spirale, con caratteristiche stradine acciottolate, sul cono roccioso che domina la valle dell'Arda. Il paese, famoso in tutta Italia, ruota intorno ai monumenti disposti della superiore Piazza Matteotti: la Collegiata (XII secolo, con annesso Museo), il Palazzo del Podestà e la trecentesca rocca viscontea. Colonizzato in epoca romana (I secolo a.C.) il paese raggiunge il massimo splendore nell'età comunale e delle signorie.

Castello di Gropparello
Castello di Gropparello
Castell'Arquato
Castell'Arquato



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